venerdì 30 novembre 2007

Rosetta arrived...

DIRE/
Premessa: erano le otto di una giornata infrasettimanale, appena sveglia, mio padre mi manda dal medico per una ricetta, il suo simpatico medico (che ora è in pensione), purtroppo ha un piccolo problema, parla molto, molto velocemente… E’ il mio turno entro, dopo aver aspettato un po’ e dopo essermi abbondantemente annoiata, quindi, i postumi del sonno, piuttosto che svanire, erano aumentati…(Tutta la scena si svolge in dialetto e a gran velocità!!!).

“Sa dottore, dovrei fare una ricetta per mio padre”

Il dottore mi dice:” Va bene, come ti chiama tuo padre?” (tutto detto molto velocemente).

Io penso, ma perché vuole sapere come mi chiama mio padre?

Lui non ricevendo risposta, insiste : “Come ti chiama tuo padre?”

E io ancora insicura sulla risposta da dare, sto zitta…

Ma lui non si arrende e me lo richiede, alla terza volta, non potevo più stare in silenzio e rispondo, anche se ancora confusa da quella domanda: “ Rosa, perché come dovrebbe chiamarmi, mi chiamo Rosa no?”

A questo punto il medico mi guarda e comincia a ridere, io resto scioccata, perché non capisco il motivo di tanta ilarità, ma lui ridendo e scandendo bene le sillabe mi dice: “ CO-ME-SI-CHIAMA-TUO-PADRE?”

Non avevo capito un cazzo!!!

FARE/
Ho preso l’aereo per la prima volta di venerdì 17, da Palermo a Roma, di nascosto a tutti, per incontrare per la prima volta e passare il fine settimana con un ragazzo conosciuto in chat, di cui mi sono innamorata…sono passati cinque anni, stiamo ancora insieme…

BACIARE/
Che esperienza terrificante il primo bacio…il problema però, ho scoperto dopo, non era il bacio, era la persona che me lo aveva dato!

LETTERA/
Ho distrutto tutto, tutte le lettere che scrivevo agli innamorati o nei momenti di tristezza, ho distrutto tutti i diari segreti, bruciato tutto, che liberazione!!!

TESTAMENTO/
Ho dato a mio fratello la piena libertà di utilizzare la mia stanza, visto che non ci sono…e non è poco !!!

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